dietro la maschera
Tra Reale e Possibile
La quotidianità può divenire un alternarsi di personaggi, relazioni, incontri e scontri sempre uguali a se stessi, copioni di vita che sembrano immutabili, lo spazio e il tempo della rassegnazione o della ripetizione. Cosa accadrebbe se le nostre vite, la quotidianità potessero arricchirsi di nuove figure di un popolo direttamente sbarcato da un altro mondo, dal mondo dell’immaginazione, nuove
presenze, nuove relazioni, nuovi amori potrebbero sbocciare, nuovi modi di stare insieme, nuove storie comuni.
Il silenzio
Raccontare nel silenzio ,affidare alla musica l’incarnare quella vita che scorre silenziosa nelle mille forme in cui si moltiplica, celebrare quella forza d’attrazione che ogni forma separata, ogni individualità conserva del “tutto” dal quale ha origine.
Reintrecciare ciò che è separato e pare immutabile restituendogli possibilità di cambiamento attraverso l’incontro, riallacciando il contatto sonoro con le mille anime di cui è composto un luogo , un comunità , una città.
Attraverso il silenzio ,si è ricreato per almeno un minuto un legame intimo tra sconosciuti, che spesso rimangono per noi null’altro che immagini da valutare secondo il giudizio del nostro io insieme alle altre mille immagini che i media o la moda e le nostre convenzioni possono offrire.
Assimilando spesso ciò che è animato e a ciò che animato non è, valutiamo e decidiamo unione o separazione dall’altro seguendo solo il metro del nostro piacere o dispiacere.
Il collegamento sonoro ha invece dato anima ai corpi sconosciuti incontrati nella folla, ha dato sollievoal nostro passeggiare inquieto e avido di immagini, ha dato tempo e respiro per ascoltare le storie di un “altro”. Per farlo diventare un parte di noi.
Io sono un altro
Il lavoro artistico ha preso spunto dai lineamenti di ogni singolo partecipante per la creazione di un altro, di una maschera da cui far nascere una storia possibile , una storia in cui ogni partecipante ha potuto reinventarsi “la propria di storia”, lasciando parola, corpo e suono a parti di sé fino a quel momento messe in sordina, che potessero innescare un meccanismo di trasform-azione o di semplice invenzione avvolte necessario alla sopravvivenza della nostra identità. Ogni storia è stata inventata partendo dal tema della Metamorfosi
Storie di Metamorfosi
Della trasformazione, Ovidio mette in risalto ora il carattere repentino ora, ancor più, la lentezza graduale, il persistere talora sofferto dell'antica natura nella nuova. Dell'essere umano, che si trasforma in essere arboreo o inanimato, il poeta avverte l'intimo dolore, la coscienza di divenire altro in una trasmutazione che sembra investire le radici stesse dell'universo. Una sensibilità inquieta di creature tormentate, che trovano nel trasformarsi l'unica via d'uscita a una situazione impossibile, a una passione assurda: nel divenire altra cosa rispetto a una realtà divenuta umanamente intollerabile, esse ritrovano finalmente il loro riscatto. Il dramma è sempre la storia di un individuo in cerca del proprio destino ,di qualcuno che gli sbarra la strada, e di come l’individuo trova la propria strada aggirando o affrontando l’ostacolo, e quando è arrivato alla meta scopra quanto distruzione è stata necessaria. Dalla distruzione del vecchio viene il nuovo, ma la distruzione è sempre accompagnata da un’intensa , insanabile tristezza, ma anche da una profonda consapevolezza.
Questi ed altri i laboratori svoltisi durante la piccola fiera dell' est che si è tenuta il 24 ottobre a Napoli per inaugurare il nuovo anno scolastico dei Maestri di strada