I CoroNauti

La pagina dei Maestri di Strada per creare un contagio educativo, un vaccino solidale per moltiplicare i legami in tempi distanti.

Dopo primissimi momenti di destabilizzazione, in cui non sapevamo bene come poter continuare il nostro lavoro anche a distanza, facendo sentire a chi ne ha più bisogno la nostra presenza,dopo le chiusure su tutti i fronti conseguenti al diffondersi del COVID-19, dopo che il Governo ha stabilito che per ora non possiamo incontrarci in una classe o in un lavoro di gruppo, ci stiamo interrogando, stiamo pensando a come essere utili.

ROMA, 31 marzo 2020 – Prende il largo la nave dei Maestri di Strada-Coronauti.
Il progetto è stato presentato ieri, in video conferenza, al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al Capo Dipartimento per le Risorse umane, Finanziarie e Strumentali, sempre del Ministero dell’Istruzione. Il nostro presidente, insieme a Santa Parrello, coordinatrice delle attività di supervisione psicologica della Onlus, ha approfondito le attività messe in campo per l’emergenza sanitaria Covid-19 attraverso il progetto I CoroNauti.
La Ministra Azzolina e il Capo Dipartimento Boda hanno molto apprezzato il lavoro fatto dall’associazione e si sono rese disponibili a prendere in considerazione il sostegno al progetto di sviluppo del viaggio de I CoroNauti che è stato elaborato
insieme a tutti i Maestri di Strada e condiviso con istituzioni e enti finanziatori - Comune di Napoli, Regione Campania, Fondazione San Zeno, Fondazione Con il Sud, Impresa Sociale Con i Bambini, Fondazione Prosolidar, Otto per mille della
Tavola Valdese - attraverso la riprogettazione delle attività in corso.

Nel corso del colloquio è stato sottolineato quanto sia importante poter garantire a tutti i ragazzi le lezioni a distanza. Non tutti, infatti, hanno device per poter seguire da casa o quelli che hanno sono inadeguati. Altrettanto importante e imprescindibile è il lavoro di mediazione con i docenti e con le famiglie. È questo uno degli obiettivi che i Maestri di Strada, anche grazie a tutto il lavoro portato avanti in questi anni, stanno riuscendo ad assicurare anche in questo periodo
di emergenza.
Da parte del Ministero è stato garantito un impegno particolare per la consegna dei tablet agli alunni che non dispongono di attrezzature digitali grazie a risorse già disponibili. I Maestri di Strada si sono impegnati a fare da battistrada per un
progetto innovativo di consegna e di tutoring a distanza all’uso di questi dispositivi.
Nel corso della video conferenza, i Maestri di Strada hanno avanzato la proposta di un finanziamento ministeriale per il progetto I Coronauti. Inoltre hanno anche richiesto il riconoscimento e il sostegno per la rete dei 20 istituti scolastici con
cui l’associazione stabilmente collabora, concentrate nella periferia est di Napoli.

Sintesi progetto “I CoroNauti”
45 operatori (educatori, psicologi, esperti, genitori sociali, staff organizzativo) di Maestri di Strada, 250 giovani e loro famiglie, 50 docenti, 20 scuole e 600 ore di attività a distanza nelle due ultime settimane. I CoroNauti propongono iniziative sui diversi canali social (facebook, Instagram, youtube, il blog, la webradio), per combattere l’isolamento e lo scoraggiamento attraverso un contagio sociale ed educativo, fatto di proposte, iniziative, arte, solidarietà. Il contenitore che raccoglie, con aggiornamenti quotidiani, tutte queste attività è la pagina Facebook "I CoroNauti", oltre le diverse piattaforme ad essa collegate:
SoundCloud per i podcast di musica e storie narrate e WordPress per i contenuti "digitate", Instagram per i contenuti visivi, Youtube per i video.
Il Progetto fornirà nelle prossime settimane ad alcune decine di allievi i mezzi tecnologici e il tutoring per il loro utilizzo per tenersi in contatto, elaborando con la Questura di Napoli un ‘protocollo’ per poter consegnare senza pericolo, per gli operatori e per i destinatari, un “pacco viveri per la mente”. Stiamo utilizzando internet, dove possibile, abbattendo la penuria di tecnologia con telefonate e chiacchiere, studiando modi per restare in contatto nelle maniere più giuste e sempre autentiche.

Al via una serie di video-sfide ai gruppi di CoroNauti attraverso la lettura, il racconto e la registrazione di storie della tradizione, che passano per la voce degli adolescenti per giungere ai bambini. Dopo il contest fotografico “Il mondo da qui non ha confini”, in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, 21 marzo, il poeta Davide Rondoni ha lanciato la sfida poetica ispirata a “L’Infinito” di Giacomo Leopardi, chiedendo ai ragazzi di guardare oltre la finestra-siepe e cercare i segni d’infinito. Al via una iniziativa in collaborazione con la Campagna Nazionale Spreco Zero: l’ideatore, l’agroeconomista Andrea Segrè, chiede ai CoroNauti e alle loro famiglie di monitorare, con la compilazione di un minidiario, lo spreco
alimentare in casa e imparare a fare la spesa con un occhio attento e più consapevole a cosa abbiamo nel nostro cestino dei rifiuti che invece poteva essere riutilizzato.
Seguiranno le video sfide proposte da Massimo Navone, autore teatrale, regista e docente della Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano; Maurizio Braucci, sceneggiatore e scrittore; i consigli di lettura del saggista e critico letterario Filippo La Porta. Massimo Caiazzo, color consultant e presidente di I.A.C.C. Italia spiegherà l’importanza della luce e del colore nelle nostre giornate in casa; i ragazzi parteciperanno al progetto fotografico "in campo a casa" promosso dalla
Coop. Il Minotauro di Milano. E la ciurma dei CoroNauti si allargherà con la partecipazione di musicisti, compositori, registi, sportivi: Maurizio Capone, Alessandro Riva, Tommaso Scarimbolo e i suoi House Bembè, Patrizio Oliva, Marco Di Bari, Alessandra Farro e gli Osanna.
Sostenuti dai finanziatori  e dai partner di progetto nella scelta di andare avanti, ripensando e riprogettando le attività previste nei progetti in corso, sono stati subito attivati incontri virtuali di coordinamento tra gli opertori per lo sviluppo delle attività on line; messe a punto le iniziative dirette agli allievi e le iniziative di carattere sociale. Gli educatori e psicologi che lavorano a stretto contatto con i docenti nelle scuole hanno ripreso i contatti con gli allievi soprattutto con quelli che avevano ed hanno maggior bisogno di supporto; sono stati utilizzati i gruppi whatsapp già attivi che coinvolgono intere classi, con singoli allievi e con i genitori. I responsabili dei laboratori territoriali di Arteducazione (teatro, arti visive, musica), Terra Terra, ciclofficina
hanno mantenuto i contatti con i partecipanti per trasmettere loro varie consegne e poter proseguire un programma di attività cercando di coinvolgere il più possibile anche le famiglie.
Il lavoro sistematico, certosino dei Maestri di Strada trova un limite nella possibilità di collaborazione con la scuola, che pur avendo aperto alla didattica a distanza non ha ancora risolto problemi riguardanti i software, la privacy, le competenze necessarie ad usare le tecnologie in modo interattivo e creativo; allo stesso modo impedisce un efficace utilizzo delle
metodologie a distanza l’inadeguatezza dei dispositivi tecnologici e l’insufficiente competenza digitale delle famiglie.

Alla luce di questa complessità, sono state organizzate riunioni in video-chiamata con i gruppi di insegnanti per raccogliere le loro difficoltà, sostenerli nell’analisi delle criticità e nel reperimento di risorse, co-progettare interventi efficaci.
«Una conseguenza importante delle difficoltà è che gli allievi che già avevano difficoltà di presenza e di partecipazione, sono diventati irraggiungibili; visto che il servizio di tutoring individuale e gruppale dei maestri di strada e di altri operatori sociali è un servizio di prossimità oltre che psichica anche fisica è necessario pensare una soluzione – spiega Cesare Moreno - Per questo motivo abbiamo ritenuto di dover fornire ad alcune decine di allievi i mezzi tecnologici per tenersi in contatto e stiamo studiando con la Questura di Napoli un ‘protocollo’ per poter consegnare senza pericolo, per noi e per i destinatari, un “pacco viveri per la mente” e contiamo a breve di poter essere operativi».

Maestri di Strada continua a seguire con interesse e attenzione il dibattito nazionale che sta animando in queste settimane il Terzo Settore e fa proprie le parole di Marco D’Isanto, commercialista dell’associazione e tra i massimi consulenti del settore in Italia «E’ proprio in questi momenti che è indispensabile ricostruire sin da subito una protezione per gli ambiti più fragili della
nostra società e della nostra economia». Marco D’Isanto sarà protagonista di una serie di videopillole, pubblicate sulle pagine social de I CoroNauti, in cui ci terrà aggiornati su cosa sta accadendo, in Italia, nel mondo del non profit.

 

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Stiamo lavorando a molte novità, come uno spazio radio per notizie ed uno per musica e chiacchiere...ma siamo aperti a tutte le proposte di condivisione.

 

Anche il Mattino ha segnalato questa iniziativa, in un bel articolo di Donatella Trotta, che vi riportiamo di seguito.


I Maestri di Strada sempre in campo. Contro i danni collaterali del coronavirus: che colpiscono soprattutto quella moltitudine invisibile di bambini, ragazzi e adolescenti di cui già in tempi “normali” non si parla mai abbastanza. E la Onlus guidata dal maestro Cesare Moreno, presidente dell’Associazione, si ricompatta allora di fronte alle nuove sfide poste dal Covid-19 con il progetto R.E.M. (acronimo che sta per “Resistenza Educativa in Movimento”): ossia un’azione sinergica volta a contrastare, con le armi pacifiche della creatività, delle competenze e delle passioni, l’isolamento coatto e la distanza sociale da pandemia - che pesa maggiormente sui minorenni già segnati da marginalizzazioni ed esclusioni di vario segno - con quello che i Maestri di Strada definiscono un sano “contagio sociale e formativo”.

Un lavoro complesso e innovativo di resilienza culturale e ricerc/azione corale, quello pensato dalla comunità di eutopisti militanti sul fronte delle periferie geografiche ed esistenziali di infanzie deprivate e gioventù a rischio devianza, che Cesare Moreno così sintetizza, rispetto al mutato scenario disegnato dalla pandemia: «Una conseguenza importante delle attuali problematiche – spiega Moreno - è che gli allievi che già avevano difficoltà di presenza e di partecipazione, sono diventati irraggiungibili; e visto che il servizio di tutoring individuale e gruppale dei maestri di strada e di altri operatori sociali è un servizio di prossimità, oltre che psichica anche fisica, si è reso necessario pensare a una soluzione: per questo motivo abbiamo ritenuto di dover fornire ad alcune decine di allievi i mezzi tecnologici per tenersi in contatto e stiamo studiando con la Questura di Napoli un ‘protocollo’ per poter consegnare senza pericolo, per noi e per i destinatari, un “pacco viveri per la mente”, per il quale contiamo a breve di poter essere operativi».

Intanto, il supporto ai ragazzi e alle famiglie della periferia Est di Napoli fornito dalla comunità dei Maestri di Strada - 45 operatori tra educatori, psicologi, esperti, genitori sociali e staff organizzativo, 250 giovani e loro famiglie, 50 docenti, 20 scuole e 600 ore di attività a distanza solo nelle due ultime settimane, rinominata per l’occasione «I CoroNauti» – continua, così, con il progetto R.E.M. che sta costruendo iniziative sui diversi canali social (Facebook, Instagram, Youtube, il blog, la webradio): per combattere l’isolamento e lo scoraggiamento attraverso un contagio sociale ed educa(t)tivo, fatto di proposte, iniziative, arte, solidarietà. Il contenitore che raccoglie, con aggiornamenti quotidiani, tutte queste attività è la pagina Facebook «I CoroNauti», con le diverse piattaforme ad essa collegate: SoundCloud per i podcast di musica e storie narrate e WordPress per i contenuti "digitate" (relativi ai software di intelligenza artificiale per l’e-learning); Instagram per i contenuti visivi; Youtube per i video.

Qualche esempio concreto? Per cominciare, una serie di video-sfide ai gruppi di CoroNauti attraverso la lettura, il racconto e la registrazione di storie della tradizione, che passano per la voce degli adolescenti per giungere fino ai bambini. E dopo il contest fotografico «Il mondo da qui non ha confini», in occasione della Giornata Mondiale della Poesia il 21 marzo scorso, quando il poeta Davide Rondoni ha lanciato la sfida poetica ispirata a L’Infinito di Giacomo Leopardi, chiedendo ai ragazzi di guardare oltre la finestra-siepe e cercare i segni d’infinito, ieri, 26 marzo, è partita una ulteriore iniziativa in collaborazione con la Campagna Nazionale Spreco Zero: l’ideatore, l’agroeconomista Andrea Segrè, chiede in sostanza ai CoroNauti e alle loro famiglie di monitorare, con la compilazione di un minidiario, lo spreco alimentare in casa e imparare a fare la spesa con un occhio attento e più consapevole a cosa abbiamo nel nostro cestino dei rifiuti che invece poteva essere riutilizzato.

Una sana prevenzione (civica e igienico-alimentare) alla quale seguiranno le video-sfide proposte da Massimo Navone, autore teatrale, regista e docente della Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano; Maurizio Braucci, sceneggiatore e scrittore; e i consigli di lettura del saggista e critico letterario Filippo La Porta. Non solo. Massimo Caiazzo, Color Consultant e presidente di I.A.C.C. Italia (Associazione italiana dei progettisti/consulenti del colore, organismo internazionale presente in 10 Paesi, tra cui l’Italia dal 2009, finalizzato alla diffusione della cultura progettuale del colore che da 60 anni organizza corsi di alta formazione e promuove il riconoscimento delle figure professionali del Color Consultant e del Color Designer) spiegherà l’importanza della luce e del colore nelle nostre giornate in casa. I ragazzi parteciperanno poi anche al progetto fotografico #incampoacasa, promosso dalla Cooperativa Il Minotauro di Milano (formata da psicologi e psicoterapeuti che da trent'anni collaborano in attività di ricerca-formazione e consultazione-psicoterapia nell’ambito del disagio adolescenziale e nelle diverse fasi del ciclo di vita).

Ma la “ciurma” dei CoroNauti non si limita a questo: si allargherà infatti anche con la partecipazione di musicisti, compositori, registi e sportivi tra i quali Maurizio Capone della Bungt&Bangt, Alessandro Riva, Tommaso Scarimbolo e i suoi House Bembè, Patrizio Oliva, Marco Di Bari, Alessandra Farro e gli Osanna. Motivati e sostenuti da una serie di partner e finanziatori nella doverosa scelta di andare avanti, ripensando e riprogettando le attività previste nei progetti in corso, i Maestri di Strada hanno subito attivati incontri virtuali di coordinamento tra gli operatori per lo sviluppo delle attività on line, mettendo a punto le iniziative dirette agli allievi e le iniziative di carattere sociale. Così, gli educatori e gli psicologi che lavorano a stretto contatto con i docenti nelle scuole hanno ripreso i contatti con gli allievi, soprattutto con quelli che avevano ed hanno maggior bisogno di supporto; sono stati utilizzati i gruppi whatsapp già attivi che coinvolgono intere classi, con singoli allievi e con i genitori. E i responsabili dei laboratori territoriali di Arteducazione (teatro con Trerrote, arti visive, musica), Terra Terra, Ciclofficina hanno mantenuto i contatti con i partecipanti per trasmettere loro varie consegne e poter proseguire un programma di attività cercando di coinvolgere il più possibile anche le famiglie.

Purtroppo, il lavoro sistematico, certosino dei Maestri di Strada trova un limite nella possibilità di collaborazione con la scuola: che pur avendo aperto alla didattica a distanza, spiega ancora Moreno, «non ha ancora risolto problemi riguardanti i software, la privacy, le competenze necessarie ad usare le tecnologie in modo interattivo e creativo; ma allo stesso modo impedisce un efficace utilizzo delle metodologie a distanza l’inadeguatezza dei dispositivi tecnologici e l’insufficiente competenza digitale delle famiglie». Contraddizioni e problemi che non fermano l’azione educativa dei Maestri di Strada, sorretti fra il resto da una convinzione di Don Lorenzo Milani, che in Lettera a una professoressa diceva: «Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia». Perciò, alla luce di questa complessità, di fronte ad un’oggettiva situazione di crisi e di pericolo, per allargare l'azione sono state organizzate fra il resto riunioni in video-chiamata con i gruppi di insegnanti per raccogliere le loro difficoltà, sostenerli nell’analisi delle criticità e nel reperimento di risorse e co-progettare, così, interventi efficaci. Dalla parte dei più piccoli, e socialmente vulnerabili.

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