Ciò che s'impara a contatto con il lavoro nei campi e con la natura è fondamentale per la crescita individuale e collettiva, soprattutto laddove questa pratica è stata spazzata via da una scellerata concezione di sviluppo urbano, orientato alla marginalizzazione e alla disgregazione di luoghi in passato aggregati proprio intorno al lavoro contadino, come Ponticelli.
Questo progetto muove da presupposti che appartengono alla reale condizione di un quartiere della periferia napoletana, e propone l'utilizzo di terreni altrimenti inutilizzati, offrendo la possibilità a giovani e ad adulti di un territorio un tempo agricolo di ritrovare una relazione con l'origine del lavorio umano.
Il progetto è tra l’altro basato sulla manualità, sulla valorizzazione delle competenze informali di ciascuno, in un “campo” in cui il mezzo principale, oltre al lavoro in sé, è quello delle relazioni, della creazione di legami su un “terreno” comune.
Maestri di strada ha realizzato per tre anni il progetto Terra Terra coinvolgendo ogni anno 30 allievi in un laboratorio che è insieme di rimotivazione e per l’apprendimento attraverso il fare.
I giovani provenienti dal progetto E-Vai che è finalizzato alla prevenzione e recupero della dispersione scolastica, sono coinvolti nell’attività per migliorare la socializzazione dei rapporti cooperativi e per migliorare le competenze di base. Apprendere attraverso il fare ed attraverso il contatto con la terra - materia primigenia – comporta che l’apprendimento delle pratiche sia il punto di partenza per lo sviluppo sistematico di attività riflessive, di spazi di parola e di comunicazione.
Ci siamo appoggiati prima presso l' istituto De Cillis ed ora presso gli spazi verdi offerti dalla Villa Comunale di Ponticelli, ma non vogliamo fermarci qui.
Avendo sviluppato per tre anni un’attività principalmente didattica, l’associazione pensa da tempo alla possibilità di gestire direttamente un terreno in cui lavorare in permanenza per lo sviluppo di un progetto di cittadinanza attiva centrato sull’agricoltura.
Dal LaboratorioTerra Terra al progetto di un orto ubano
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Il progetto il cui titolo provvisorio potrebbe essere:
Agricoltura ecosostenibile e legalità per un futuro vivibile
Scambio equo e solidale tra città e campagna, sviluppo locale centrato sulla cooperazione decentrata
L’idea progetto è di sviluppare in modo integrato esperienze centrate su modi innovativi di affrontare problemi di vita e di convivenza:
1. l’agricoltura in genere e i prodotti alimentari sicuri perché tracciabili, vicini e prodotti in modo biologico deve essere valorizzata per lo sviluppo di modi di vita che siano insieme rispettosi della natura e di noi stessi
2. la convivenza civile ed il civismo in genere rappresentano il fine ed il modo della nostro essere uomini oggi, Nella vita civile è bandita ogni forma di violenza e sopraffazione, ogni forma di illegalità e quindi anche tutte quelle forme di sfruttamento diretto ed indiretto che si annidano nel lavoro dipendente e particolarmente in quello precario, negli scambi commerciali iniqui o costrittivi.
3. il ricorso alle energie rinnovabili, il rispetto e la cura per le risorse comuni quali l’acqua, l’aria, la terra costituiscono una nuova dimensione del civismo che deve necessariamente aprirsi ad una dimensione ecologica e globale.
4. Lo scambio ‘civile’, - equo, solidale, cooperativo, prossimo, ecologico, sereno - di prodotti, di intelligenza e di lavoro, rappresenta un modo concreto di affrontare la crisi dell’economia politica centrata sulle merci e sulla finanza, che, senza pretendere di capovolgere il sistema, offre tuttavia a chi si apre all’economia civile un riparo rispetto alla invasività della crisi.
Ci sono in campagna risorse inutilizzate per mancanza di forza lavoro qualificato e mancanza di adeguate reti nel campo delle conoscenza, della distribuzione, dell’accesso al mercato del lavoro , della formazione e gestione per le attività lavorative.
E ci sono in città desideri di cambiamento insoddisfatti, bisogni economici non risolvibili, forza lavoro inoccupabile, possibilità di consumi diversi basati sullo scambio solidale.
A partire dall’impianto di un primo centro educativo basato sui descritti principi, prevediamo un lavoro complesso per impiantare e sostenere reti ispirate ai principi dell’agricoltura sostenibile, delle energie ecocompatibili, dello sviluppo locale, dello scambio solidale.
Il progetto si svilupperà idealmente intorno a tre assi, ciascuno dei quali è puntato sia sulla città sia sulla campagna:
1. Asse dell’educazione e formazione
2. Asse della promozione e sostegno alle pratiche dello sviluppo sostenibile
3. Asse delle produzione e distribuzione di prodotti biologici ed ecocompatibili.
1 - Asse dell’educazione e formazione
Città
• Formazione al commercio equo, solidale, prossimo quale forma di economia civile adeguata a contrastare l’illegalità nel lavoro, nella distribuzione, nei mercati.
• Formazione dei giovani alle coltivazioni negli spazi urbani
• Formazione di educatori per la formazione e la conduzione di stage con i giovani in apprendimento
• Formazione lavorativa per soggetti a rischio di marginalità, per disabili
• Formazione e Organizzazione del volontariato verde
• Formazione per l’uso delle produzioni ecocompatibili nella vita quotidiana e lo sviluppo di attività hobbistiche intorno ad esse
Campagna
• gruppi educativi permanenti per promuovere le coltivazioni biologiche, le energie rinnovabili.
• Formazione al commercio equo, solidale, prossimo quale forma di economia civile adeguata a contrastare l’illegalità nel lavoro, nella distribuzione, nei mercati.
• Formazione degli operatori locali all’attività cooperativa e in rete
• Formazione degli operatori locali per l’accoglienza e l’ospitalità
Asse della promozione e sostegno alle pratiche dello sviluppo sostenibile
Città
• Campagne di marketing e comunicazione finalizzate a ingaggiare operatori motivati e portatori di interesse
• Attività di rete sociale per sostenere le connessioni e la riflessione tra i soggetti interessati
• Portale web collegato alla rete sociale e alle attività verdi esistenti in modo da avere una adeguata mappatura delle risorse disponibili
• Organizzazione e partecipazione a festiva ed eventi “verde & cibo”
• Percorsi formativi per operatori nel settore dell’economia verde e delle energie rinnovabili
Campagna
• Stage formativi per gli operatori di città finalizzati alla conoscenza delle produzioni, dei produttori e per costituire reti di scambio solidale
• Scuole estive connesse ai percorsi di formazione per completare con attività residenziali e comunitarie i percorsi stessi.
• Seminari riservati agli operatori locali per la formazione alla cooperazione e allo scambio solidale
Asse delle produzione e distribuzione di prodotti biologici ed ecocompatibili.
Città
• Graduale sviluppo di una rete di orti urbani centrata sulla collaborazione con le scuole e con privati che rendono disponibili spazi coltivabili.
• Promozione di un negozio del verde e del cibo in città
• Promozione di un' Officina del verde, del cibo, e della legalità in cui si realizzano i primi contatti con le produzioni e con i problemi della distribuzione e si avviano gli interessati alla progettazione delle attività e si svolgano stage formativi per i nuovi mestieri connessi alla promozione dell’economia verde e solidale.
• E-commerce e distribuzione a domicilio
Campagna
• Realizzazione di produzioni orticole biologiche nei terreni di proprietà
• Raccolta, trasformazione e commercializzazione di prodotti già disponibili nei terreni di proprietà
• Creazione di una rete di raccolta presso i produttori locali che seguono criteri biologici
• Valorizzazione di prodotti agricoli tradizionali e della conservazione e cucina tradizionale