Maria Filippone non c’è più.
Provo un immenso dolore per la scomparsa di una persona importante per la mia vita. Non ho voglia ora di dire tutte le cose importanti che lei ha fatto ed ha rappresentato, voglio solo dire che è stata la prof dei mei figli. Non direttamente, ma come vicepreside ha saputo avere uno sguardo attento oltre il rendimento scolastico. L’ho conosciuta così essendo grato a lei per il modo in cui svolgeva il suo ruolo. In seguito abbiamo collaborato in molti modi avendo la consapevolezza che al primo posto c’erano le relazioni umane tra noi e con le giovani persone. E’ stato così anche quando è diventata assessore.
Il dolore che provo oggi è molto simile a quello che ho provato quando se ne è andata mia moglie: il mio pensiero andava e va a tutte le cose belle che aveva messo in moto e che finalmente dopo una vita di lavoro poteva godersi e la morte le ha portato via questa gioia. A noi vivi resta una eredità bella ed amara. A tutti i miei amici e collaboratori dico che con la morte di Mia abbiamo perso un’amica e che la città ha perso una risorsa importante.
Cesare Moreno